
SALCITO
Salcito, è incastonato in un suggestivo paesaggio collinare a 678 metri di altitudine, si trova ai piedi del maestoso Monte Lungo. Dal cuore del borgo, una strada asfaltata di circa 4 km conduce al fiume Trigno, collegando questa località a città pittoresche come Isernia e Vasto, oltre a incantevoli borghi quali Bagnoli del Trigno e Agnone. Questo angolo di Molise appartiene al Parco delle Morge Cenozoiche, un territorio che custodisce tesori naturali e culturali. Salcito è una destinazione perfetta per chi desidera immergersi nella serenità e vivere un autentico contatto con la natura.


LA STORIA
Il nome del comune di Salcito sembra derivare dalle caratteristiche idrogeologiche del territorio, ricco di sorgenti che favorivano la crescita di alberi come i salici, amanti dell'acqua. L'origine dell'abitato risale probabilmente al periodo del duca longobardo Adalgiso o Adelchi di Benevento, che nel 878 conquistò Trivento, caduta sotto il dominio dei Saraceni. Durante l'epoca longobarda, si fa riferimento a un luogo chiamato "Salectu" lungo il fiume Sangro, che però potrebbe indicare la località di Saletta presso Castel del Giudice.
In epoche successive, Salcito era noto come "Salicitum" sotto Normanni e Svevi, "Castrum Saliciti" nel XV secolo, e infine "Salceto" nei secoli seguenti. La distruzione degli edifici medievali del comune è attribuita al devastante terremoto del 1456, che colpì anche Agnone. Il principale edificio storico di Salcito, il Palazzo Baronale Mascione, fu costruito solo nel 1492.
Gli studi storici indicano che Salcito faceva parte di un sistema di feudi tra la Valle del Trigno e quella del Biferno, posseduto da Nicola d'Evoli. Dal tardo Quattrocento, il feudo passò ai Di Capua, ai De Regina e agli Spina. Infine, nel 1653, il marchese Paolo Francone acquistò il feudo, trasformando Salcito nel centro dei possedimenti della sua famiglia in Molise.
